Nel torneo più importante della settimana del circuito, l’ATP 500 di Rio de Janeiro, a rubare la scena della prima giornata del tabellone è un ragazzino di 16 anni alla sua prima partita fra i grandi: Carlos Alcaraz Garfia n.406 del ranking pro e n.33 junior Il nome potrebbe non dire nulla, ma il ragazzino spagnolo classe 2003 è il più giovane tennista a vincere una partita a livello ATP.
E la cosa non sorprende così tanto. O meglio sorprende fino ad un certo punto. Sorprende che ci sia riuscito battendo non uno qualunque, ma un certo Albert Ramos-Vinolas n. 41 al mondo per di più sulla sua superficie preferita.
Non sorprende che abbia vinto il suo primo match perché sul talento cristallino di Murcia si è messo al lavoro da tempo Juan Carlos Ferrero, ex n. 1 al mondo, sedotto e convinto dalle qualità del classe 2003.
Così giovane ma capace di infrangere già due record: il primo ieri, l’altro un anno fa nel challenger di Alicante, quando sconfisse al primo turno Jannik Sinner divenendo il primo tennista classe 2003 a vincere un match di un challenger.Y apenas tiene 16 años 🤯
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Ma torniamo a ieri. Grazie ad una wild card accede al main draw del torneo di Rio e si trova di fronte un veterano come Ramos-Vinolas. È battaglia fin da subito e il punteggio lo testimonia: 6-7/ 6-4/ 6-7 con 10 palle break annullate in 3 ore e 36 minuti di partita.
A caldo sono state queste le parole di Alcaraz: “Ricorderò sempre stasera. Sono molto felice di aver vinto la mia prima partita a livello ATP. È stata la partita più dura, più lunga e più pazza che abbia mai giocato, le condizioni erano complicate, ma quando hai un atteggiamento corretto e positivo, puoi superare tutto”.
Poi il tennista continua: “Ogni volta che gioco un match lo faccio con la sensazione di poter vincere, indipendentemente da chi sia l'avversario o dalle condizioni di gioco.Así celebró Carlos Alcaraz 😎
Luego de 3h36m de batalla 😅@TennisTV | @RioOpenOficial pic.twitter.com/KCHcapfLDF — ATP Tour en Español (@ATPTour_ES) February 18, 2020
Penso che se non pensi di poter vincere, non vale la pena andare in campo”. “Quando mi alleno con grandi giocatori di tennis, cerco di parlare il meno possibile. Ascolto attentamente tutto ciò che mi dicono perché è molto prezioso per me.
Penso che se mantengo un atteggiamento giusto per ogni torneo, migliorerò gradualmente", riflette l’allievo di Ferrero, che si è allenato con Roger Federer l'anno scorso a Wimbledon. Proprio il suo allenatore Juan Carlos Ferrero ha avuto parole dolci nei confronti del giovane spagnolo: “Ha il livello e la velocità per competere.
È molto giovane e inizia a viaggiare per il mondo, ma ogni giorno migliora fisicamente, penso che possa essere uno dei migliori. Metterò a sua disposizione tutta la mia esperienza e proverò a dargli i migliori consigli.
Non so dove possa arrivare, ma in due o tre anni penso che possa raggiungere ottimi risultati”. L’appuntamento per rivederlo in campo è domani alle ore 14 italiane, quando affronterà nel secondo turno del torneo l’argentino Federico Coria.
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