Pune: prima vittoria ATP per Marcora. Montpellier: Sinner si inchina a Ymer



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Pune: prima vittoria ATP per Marcora. Montpellier: Sinner si inchina a Ymer

A furia di sentirsi dire che l'età media dei top-100 si è alzata, Roberto Marcora ha preso a crederci sul serio. Un paio d'anni fa aveva vissuto un momento difficile: rimasto senza guida tecnica, con la zavorra di un'operazione alla spalla, aveva pensato di smettere.

Una volta ripreso a giocare, aveva fissato un obiettivo: chiudere il 2018 dentro i primi 300. In caso contrario, avrebbe smesso di giocare. Ce l'ha fatta, poi è arrivato un ottimo 2019: tre finali Challenger e un posto ben saldo tra i top-200 ATP.

Ma non finisce qui: al Maharashtra Open di Pune, dopo aver superato le qualificazioni, ha vinto la sua prima partita nel tabellone principale di un torneo ATP. Era soltanto la sua seconda presenza: si era qualificato a Ginevra nel 2017, perdendo da Mikhail Kukushkin, mentre stavolta ha superato Lukas Rosol con un netto 6-3 6-2, peraltro dopo aver battuto un paio di avversari tosti nelle qualificazioni: il compagno d'allenamenti Filippo Baldi e l'ostico Blaz Rola.

Il 30enne di Busto Arsizio è dotato di un ottimo tennis, completo ed elegante. Ha qualche limite, soprattutto negli spostamenti, ma tra i top-100 abbiamo visto gente che gioca (molto) peggio di lui. E allora vale la pena provarci, specie adesso che il fisico lo ha lasciato in pace.

Il prossimo turno sarà molto complicato: trova Benoit Paire, prima testa di serie e unico top-50 nella remota località indiana, situata a oltre due ore d'auto dall'aeroporto più vicino. Però offre un sostanzioso bottino di dollari e punti ATP.

Aiutato da un Rosol un po' svagato, incapace di dare profondità ai suoi colpi, “Bobby” ha avuto via facile e con i 32 punti già intascati si mantiene in orbita best ranking. Ha un po' di punti da difendere, ma il posto tra i top-200 non è a rischio.

Con il suo successo, l'Italia porta tre giocatori agli ottavi di finale. Dopo il buon successo di lunedì, Salvatore Caruso conosce il suo prossimo avversario: sarà Jiri Vesely, vincitore sulla wild card locale Kadhe, mentre Stefano Travaglia (testa di serie n.3) se la vedrà con il bielorusso Ilya Ivashka, match tutt'altro che semplice.

Niente da fare per Paolo Lorenzi, sconfitto piuttosto nettamente da Egor Gerasimov, specialista dei campi rapidi e in buona forma. Il bielorusso si è imposto con un netto 6-2 6-3. In realtà Lorenzi era partito meglio, con un break in avvio (2-0 per lui), poi ha sofferto il tennis aggressivo e l'ottimo rendimento al servizio (9 ace) di Gerasimov.

Sconfitta senza troppi rimpianti. ATP MONTPELLIER - C'era grande attesa per l'esordio di Jannik Sinner a Montpellier, primo evento indoor del 2020. Le prestazioni dell'altoatesino, ormai, sono seguite con estrema attenzione, quasi vivisezionate.

Non è andata bene, visto che si è arreso in due set a Mikael Ymer. Il 6-3 6-4 finale sorprende per come è maturato, anche visto il precedente di tre mesi fa alle Next Gen Finals. All'Allianz Cloud di Milano, l'azzurro aveva dominato.

In Francia è cambiato tutto, con un Sinner troppo falloso e un avversario sorprendentemente a suo agio nel dialogo da fondocampo. Le botte piatte di Sinner, solitamente vincenti, non gli hanno garantito troppi punti gratis.

Se aggiungiamo uno scarso rendimento in risposta, il gioco è fatto. Nel primo set è bastato un break al “colored” svedese, con Sinner capace di raccogliere appena il 17% dei punti in risposta. Le cose sono cambiate nel secondo, con Jannik finalmente incisivo e per due volte avanti di un break: 2-0, poi 3-1.

Quando Riccardo Piatti già pregustava un terzo set, le cose sono cambiate e Ymer si è aggiudicato quattro game consecutivi. Non è stata una bella partita: difficile comprendere la natura del ribaltamento rispetto a novembre.

Pressione? Lavoro fisico da smaltire? Crescita impetuosa dell'avversario? Qualunque sia la ragione, non è certo il caso di aprire processi. Sinner ha appena diciotto anni e si deve abituare a una dimensione tutta nuova.

Lo avevamo previsto a inizio stagione: il 2020 sarà una stagione di assestamento, in cui gli avversari giocheranno con particolare impegno contro di lui (nessuno perde volentieri contro un 18enne...) e, conoscendolo meglio, troveranno le contromisure. Impressiona che Ymer le abbia trovate in tre mesi, ma chi lo aveva visto giocare in Australia non è così sorpreso.

Seguito da coach Frederik Nielsen, sta esprimendo un tennis davvero notevole. Complimenti a lui. Da parte sua, Sinner dovrà ritrovare un po' di velocità di punta al servizio (calata di 15-20 km/h rispetto a fine 2019) e commettere qualche errore in meno.

Il bello del tennis è che offre sempre una nuova chance. Sarà così anche per Jannik, che nelle prossime settimane proseguirà la sua campagna indoor a Rotterdam e Marsiglia.

Roberto Marcora