Atp Roma: Nadal fa il suo dovere e demolisce Verdasco. Ora c'è Tsitsipas



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Atp Roma: Nadal fa il suo dovere e demolisce Verdasco. Ora c'è Tsitsipas

Non poteva andare diversamente. In condizioni normali, Rafael Nadal sarebbe stato nettamente favorito contro Fernando Verdasco. Ma dopo quanto successo giovedì, anche solo pensare a un match equilibrato sarebbe stato utopico.

Mentre Nadal aveva lasciato due game (in tutto) a Chardy e Basilashvili, il madrileno era rimasto in campo quasi cinque ore per eliminare fior di giocatori come Dominic Thiem e Karen Khachanov. A quasi 36 anni, certi sforzi si pagano.

Si spiega così il netto 6-4 6-0 con il quale Rafa ha centrato la semifinale a Roma, immediata occasione di rivincita contro Stefanos Tsitsipas. Un match che ha assoluta necessità di vincere, soprattutto in chiave Parigi.

In un Centrale gioiosamente pieno, il maiorchino ha dovuto tribolare per un'oretta prima di raccogliere i cocci di Verdasco. In verità, Fernando è scattato meglio dai blocchi. In fondo sa come si gioca contro Nadal, e nei primi game ha ricordato quello che nel 2009, in Australia, aveva sparato quasi 100 vincenti in faccia a Nadal.

Ma perse ugualmente. Saliva 2-0 grazie a una viva aggressività con il dritto, aiutato dalla scarsa profondità dei colpi di Nadal. Teneva bene il palleggio con il rovescio e approfittava dello scarso rendimento di Nadal con la seconda di servizio (in tutto il primo set, ha raccolto appena tre punti su undici).

Nonostante le condizioni di gioco piuttosto veloci, Rafa ha pian piano trovato il suo tennis e ha ricucito lo svantaggio. C'è qualche rimpianto, per Verdasco: avanti 3-2 e servizio, si è trovato 40-15 con la chance del 4-2.

A quel punto, è arrivato un parziale di 8 punti a 2 che ha rimesso in pari il punteggio. L'ultima occasione per Verdasco è arrivata nel nono game, quando si è trovato sullo 0-40 sul servizio di Nadal. ("Vincere quel game è stato definitivo" ha detto Nadal).

Avesse vinto il game avrebbe servito per il set, e poi chissà... Ma Rafa giocava con estrema attenzione le palle break, salvava il game e poi approfittava di alcune scelte scriteriate di Verdasco nel successivo. Perso il primo set, il madrileno ha alzato bandiera bianca.

Ha provato a giocare qualche buon punto in avvio, ma si è definitivamente arreso sul 2-0, quando ha avuto un paio di palle break per tornare in partita. Nadal gli ha cancellato la prima al termine di un punto straordinario (chiuso da una volèe a campo aperto), poi ha salvato la seconda con servizio e dritto.

Sul 3-0, il match è finito. Verdasco ha smesso di lottare e ha incassato un doloroso "cappotto". L'unica consolazione, per lui, è che ha tirato più colpi vincenti del suo avversario (18 a 17). Per Rafa, dunque, ci sarà l'immediata occasione di rivincita contro Tsitsipas, in un match che avrà implicazioni psicologiche quasi inedite.

Centra un posto in semifinale anche Diego Schwartzman. Il "Peque" ha colto una convincente vittoria contro Kei Nishikori, battuto per la prima volta in quattro scontri diretti. Schwartzman giocherà nella sessione serale di sabato contro il vincente di Djokovic-Del Potro.

Contro il giapponese, è partito a razzo: in un campo Grandstand soleggiato ma esposto al vento, si è portato rapidamente sul 5-0. A quel punto, Nishikori ha ritrovato il suo tennis e si è aggiudicato 18 dei successivi 22 punti.

Quando sembrava poter ricucire lo svantaggio, ha commesso alcuni errori di distrazione e ha ceduto il parziale dopo 48 minuti. Nel secondo c'era match fino al 2-2, poi lo strappo decisivo arrivava al sesto game. A quel punto, il giapponese si è arreso.

Sorpreso dalla profondità dei colpi di Schwartzman, è piombato in un mare di errori, sublimato dal doppio fallo sul matchpoint. Per Schwartzman, giocatore più basso tra i top-100, sarà la prima semifinale in un Masters 1000.

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