Atp Madrid: Federer torna sulla terra con una passeggiata su Gasquet
by RICCARDO BISTI | LETTURE 4822
Erano trascorsi quasi 3 anni dall'ultima partita di Roger Federer sulla terra battuta. Aveva perso contro Dominic Thiem a Roma, nel 2016. Lo svizzero ha scelto il Mutua Madrid Open per tornare sul mattone tritato, e si è imposto in appena 52 minuti contro il redivivo Richard Gasquet.
È finita 6-2 6-3 per lo svizzero, in un match senza particolare resistenza da parte dell'avversario. Era il rientro anche per il francese, fermo dallo scorso anno per una fastidiosa ernia al disco. Un match rapidissimo, in cui 67 dei 91 punti totali si sono chiusi entro i 5 colpi.
Federer ne ha vinti la maggior parte (44 a 23), intascando un posto negli ottavi in cui affronterà il vincente di Fucsovics-Monfils. Poco da dire: a Madrid, le condizioni di gioco sono molto rapide, adatte a Federer (che peraltro ha già vinto questo torneo in tre occasioni).
Contro un avversario meno in palla di lui, battuto 17 volte in 19 scontri diretti, non ha avuto il minimo problema. Si è affidato a un uno-due molto efficace, che gli ha permesso di cancellare sin dai primi punti l'incertezza per il risultato: Roger ha intascato otto dei primi dieci punti, volando rapidamente sul 2-0.
Un secondo break all'ottavo game gli consentiva di chiudere il parziale. C'era un po' di lotta in più nel secondo, ma lo strappo decisivo arrivava all'ottavo game, quando Federer strappava il servizio a Gasquet per la terza volta.
Chiudeva senza problemi, cedendo appena 14 punti in nove turni di servizio. Soltanto una volta Gasquet si è portato ai vantaggi quando rispondeva (nel quinto game del secondo), ma non ha mai dato l'impressione di potercela fare.
Sotto gli occhi di Manolo Santana (a cui è intitolato il centrale della Caja Magica) e di Ronaldo Luis Nazario da Lima (“quello vero”, come dicono molti appassionati), Federer ha mostrato una buona versione di sé anche se era il match ideale per ricominciare: da un lato le condizioni di gioco rapidissime, dall'altra un avversario al rientro e che nutre una viva sudditanza nei suoi confronti.
Le cose potrebbero cambiare già al prossimo round, ma la verità è che le condizioni di gioco sembrano davvero perfette, per non dire cucite addosso, al campione di Basilea. In precedenza, nel match delle ore 16, David Ferrer aveva ritardato l'addio al tennis vincendo una bella partita contro Roberto Bautista Agut, domato col punteggio di 6-4 4-6 6-4.
L'ex numero 3 ATP, già omaggiato dai colleghi alla vigilia del torneo, si è garantito la possibilità di affrontare Alexander Zverev. Match tutt'altro che scontato, visto che lo ha battuto meno di due mesi fa a Miami.
“È stato molto speciale perché questo è il mio ultimo torneo – ha detto Ferrer – è stata una gran vittoria contro un buon amico come Roberto. So che non è facile, per lui, giocare questo tipo di match, perché siamo buoni amici.
Mi spiace per lui, ma voglio essere professionale fino all'ultimo colpo”. Ferrer ha poi aggiunto di non pensare più di tanto alla prossima partita, ma di volersi godere il momento, nonché la possibilità di giocare ancora una volta sul centrale.
Ferrer e Bautista hanno dato vita al classimo match da terra battuta, con tanti scambi lunghi intervallati da palle corte e approcci a rete. Il terzo set è stato una battaglia di break, con cinque “strappi” nei primi cinque game.
Il valenciano è stato bravo a cogliere quello decisivo sul 2-2, intascando la vittoria numero 734 nel circuito ATP. Il ritiro è stato rinviato di almeno 24 ore: per adesso, va benissimo così.