Andy Murray critico sulla Coppa Davis: "Non mi piace". Poi parla di Novak Djokovic

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La Gran Bretagna ha da poco centrato la qualificazione alle Finals di Coppa Davis, e lo ha fatto in modo rocambolesco e memorabile annullando più di un match point nel doppio decisivo contro la Francia. Elemento fondamentale del team britannico è stato anche Andy Murray, il quale, in conferenza stampa a Zhuhai dove ha vinto il suo match di esordio, ha espresso il suo parere sulla formula adottata per la Coppa Davis.

Le parole del britannico, riportate da Punto de break, sono state emblematiche: “Adoro le partite in casa e in trasferta di Coppa Davis. Non mi piace il formato del Round Robin, perché ci sono partite che a volte non hanno alcuna importanza.

Ci sono state partite in cui sugli spalti non c’era nessuno. Per me, la cosa più importante nel giocare la Coppa Davis è l’atmosfera speciale, sia in casa che in trasferta. Mi piacerebbe che tornasse per tutti i giocatori e tutte le squadre”.

Su Novak Djokovic

Andy Murray ha poi parlato di Novak Djokovic, con il quale ha sempre avuto una grande rivalità che ha dato vita a match destinati a rimanere nella storia del tennis e che, sicuramente, gli ha impedito di prendersi qualche soddisfazione in più (si pensi solo alle 4 finali giocate tra i due agli Australian Open, vinte tutte dal serbo).

Il britannico ha elogiato la forza e la longevità di Novak Djokovic, sottolineando quanto sia speciale il ritmo e il livello che quest’ultimo riesce a tenere all’età di 36 anni: “È impressionante.

La motivazione e l’energia per continuare a vincere e continuare a esibirsi a quel livello sono brillanti. Penso che tra tutti, Roger, Rafa, abbiano avuto una lunga carriera, ma sicuramente nessuno di loro, credo, ha giocato al livello di Novak in questa fase delle loro carriere”.

Andy Murray, come detto, è attualmente impegnato nel torneo di Zhuhai, dove scenderà in campo sabato 23 settembre per gli ottavi di finale e giocarsi quindi un posto nei quarti contro Aslan Karatsev, il quale ha sconfitto in un match molto combattuto al turno precedente Matteo Arnaldi.