Andy Murray rivela: "Tiferò Novak Djokovic. Sui crampi di Alcaraz dico la mia"

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Andy Murray, impegnato nelle fasi finali del Challenger di Surbiton, ha voluto esprimere alcune interessanti considerazioni su quanto è accaduto e succederà al Roland Garros in questo weekend. Il tennista britannico ha commentato la sconfitta di Carlos Alcaraz in semifinale contro Novak Djokovic, facendo una grande rivelazione proprio sul serbo: "Sarebbe fantastico vederlo vincere domenica, lo tiferò e spero che possa farcela perché sarebbe incredibile.

Penso che sia stata la 45esima semifinale del Grande Slam per Nole, sono numeri davvero incredibili" ha dichiarato l'ex numero uno del mondo in una recente intervista, riportata anche da Eurosport. Sulla super sfida e sul problema fisico dello spagnolo, il campione britannico ha detto la sua: "Ovviamente Alcaraz vincerà molti Slam, secondo me è tutto diverso quando incontri giocatori che hanno già vinto 10-20 Slam in finale o in semifinale, rispetto a competere contro tennisti che non hanno ancora quelle esperienze.

Non ho visto la partita, ma il fatto che Alcaraz abbia avuto i crampi probabilmente suggerisce che fosse nervoso, il che è del tutto normale e comprensibile in quella situazione. Stavo guardando una partita l'altra sera, giocare nei quarti di finale dell'Open di Francia è qualcosa che facevo regolarmente.

Mi piaceva disputare quei match ed essere protagonista in stadi enormi come il Philippe-Chatrier" ha sottolineato lo scozzese.

Murray sul tennis britannico

Nell'intervista Andy ha aggiunto: "Quando ne ho avuto l'opportunità, mi sono davvero divertito in quelle occasioni.

Mi piacerebbe giocare ancora nell'ultima fase di questi eventi. Mi piacerebbe anche vedere più giocatori britannici competere ai massimi livelli, perché ci tengo e voglio che facciano bene. Prima che vincessi Wimbledon, tutti si lamentavano di non avere un campione del Grande Slam e questo era il problema.

Ora che Emma ha vinto si tratta di non avere abbastanza giocatori in top 100. "Vorrei solo vederli fare meglio, vincere più partite e gareggiare nel tour con più continuità senza troppi infortuni" ha concluso il 36enne, di scena nella finale del Challenger di Surbiton dalle 15 contro l'austriaco Jurij Rodionov.