Andy Murray si sbilancia sulla vicenda dei russi e bielorussi a Wimbledon
by GIUSEPPE DI LAURO | LETTURE 3480
Mancano ancora quasi cinque mesi all’inizio di Wimbledon. Nonostante questo si parla già da tempo dello slam londinese in particolar modo dei tennisti russi e bielorussi. La passata stagione, infatti, l’organizzazione aveva deciso di estrometterli dalla competizione ricevendo come risposta dalla Atp e la Wta l’assenza di punti dal torneo ed una grossa multa.
Non è ancora chiaro se anche quest’anno non sarà data la possibilità agli atleti russi e bielorussi di partecipare al torneo.
Anche molti tennisti hanno preso la loro posizione su questa vicenda esprimendo la loro opinione.
Tra questi anche il due volte vincitore di Wimbledon Andy Murray che ne ha parlato in un’intervista rilasciata alla BBC.
Il britannico, che ha donato l’intero montepremi del 2022 per aiutare i bambini ucraini colpiti dall’invasione russa, ha parlato così di questa faccenda: "A me risulta che sarà permesso loro di giocare e non impazzirò se sarà così, se Wimbledon andasse in un'altra direzione, lo capirei", ha detto il due volte campione di Major, che in seguito ha dichiarato di non sostenere la decisione presa la scorsa stagione.
Lo scozzese non è sicuro che Wimbledon toglierà finalmente il veto ed è pronto a rispettare qualsiasi decisione:
"È davvero difficile e mi dispiace per i giocatori che non hanno potuto giocare l'anno scorso, ma capisco anche la situazione e perché è davvero difficile per Wimbledon prendere una decisione.
Murray pronto al 1000 americano
Murray debutterà ad Indian Wells contro Tomás Martín Etcheverry. In caso di vittoria, il 35enne affronterà Pablo Carreño Busta e potrebbe poi affrontare nel derby Evans o Draper: ”Ad essere sincero, non mi interessa più di tanto.
Ovviamente capisco perché è interessante. E se Evans giocherà contro Draper, sarò interessato al match”. Sugli obiettivi che si è prefissato "Voglio andare lontano in questi tornei. Non è successo negli ultimi anni.
Sento che sto giocando abbastanza bene per farlo. Fisicamente sto meglio di quanto non sia stato da molto tempo a questa parte, quindi se devo giocare tre o quattro partite in pochi giorni, penso di poterlo fare e di poter giocare ancora ad alto livello.
Anche 18 mesi o due anni fa, quando questo accadeva, non mi sembrava di recuperare così bene. Il mio corpo era indolenzito e stanco, ma ho lavorato molto duramente per tornare a questo punto e sono fiducioso di essere pronto ad esibirmi bene ad un certo punto”, ha concluso l’ex numero uno al mondo.