Andy Murray commenta la situazione riguardo le 'bolle' ed il pubblico a Wimbledon
by MARIO TRAMO | LETTURE 2747
Nel corso della sua carriera Andy Murray ha conquistato tre titoli del Grande Slam, due medaglie d'oro ed è stato numero uno al mondo. La sfortuna che più volte gli addetti ai lavori assegnano al britannico è quella di aver vissuto ed aver giocato nella stessa era dei Big Three, i tre più grandi atleti della storia del tennis, ovvero Roger Federer, Rafael Nadal e Novak Djokovic.
Tra i tre è nata così una grande competizione e Murray è stato 'vittima' della competizione tra queste tre leggende dello sport che negli anni si sono affrontati a suon di titoli del Grande Slam vinti.
Negli ultimi tempi Murray è stato frenato dagli infortuni ed, insieme ai problemi per la pandemia, ha avuto un calo in classifica ed è uscito al di fuori della Top 100 mondiale. Nel 2021 ha saltato gli Australian Open a causa della positività al Coronavirus ed ha disputato solo tre tornei, ovvero il Challenger di Biella dove è arrivato in finale ed i tornei Atp di Montpellier e Rotterdam.
Andy Murray sulle bolle
Wimbledon senza pubblico? Sarebbe molto strano giocare il torneo senza pubblico e senza neanche il sostegno sugli spalti, ma purtroppo questi sono i tempi in cui viviamo. Spero che, continuando, con i vaccini, ci sarà la possibilità per tutti di venire e magari gli amici che sono vaccinati potranno assistere e prendere un biglietto.
Bolla in hotel? Ovviamente non mi piace ma se serve per proteggere tutti, allora è quel che faremo. Non è molto divertente andare ai tornei e rimanere nelle bolle, è stancante ma è quel che serve per fare il nostro lavoro in sicurezza e credo che per i tornei spesso non ci sono altre soluzioni.
Se vuoi evitare di restare troppo tempo in bolla devi accettare di essere vaccinato, non puoi dire non voglio stare in bolla e non voglio essere vaccinato"