Andy Murray: "Accelerare i tempi potrebbe avere conseguenze devastanti"
by SIMONE BRUGNOLI | LETTURE 4358
Gran parte del mondo è ancora in stato di blocco per cercare di contenere la diffusione del virus, il che ha generato effetti significativi anche sul mondo dello sport in generale. Entrambi i circuiti sono sospesi fino a metà luglio dopo la cancellazione di Wimbledon, ma è probabile un’ulteriore proroga di ATP e WTA almeno fino ai primi di agosto.
Intervistato dal sito dell’ATP, l’ex numero 1 del mondo Andy Murray si è espresso in merito alla ripresa della stagione: “Sono sicuro che tutti i tennisti vogliano tornare a competere il prima possibile.
Ma in questo momento non è la cosa più importante. Prima di tutto, è necessario riprendere la nostra vita normale, poter semplicemente uscire, incontrare amici e andare al ristorante. Si spera che – con il passare del tempo – la situazione migliori a tal punto da consentire i viaggi.
Solo allora lo sport potrà tornare alla normalità. Non credo che succederà molto presto”. Al momento gli US Open e il Roland Garros restano in programma, ma lo scozzese non è affatto convinto che sia una buona idea accelerare i tempi.
“Non sono un esperto, ma se vengono consentiti i viaggi internazionali, potrebbe esserci una seconda ondata di contagi e si ritornerebbe al punto di partenza” – ha aggiunto.