Nessun successo arriva per caso!!
Ogni scalata dovrebbe sempre iniziare con un'attenta programmazione e la definizione di obiettivi, raggiungibili e modificabili.
Questo porterà innanzitutto chiarezza nel percorso da svolgere, creando energia e,stimoli ,oltre a nuove possibilità di apprendimento
Per migliorare il rendimento di un giocatore la prima cosa da fare è programmare meticolosamente ogni aspetto dell'allenamento: tecnico, fisico e mentale.
Una domanda che dovete porvi è se un allenamento proposto da due insegnanti diversi possa portare a risultati completamente differenti su due tennisti con le stesse capacità.
Cos'è che rende un allenamento differente da un altro?
Cosa differenzia due maestri con la stessa esperienza sul campo nel rendere più o meno efficace un allenamento?
Una delle risposte a questo quesito è che il miglioramento della prestazione cambia radicalmente in conseguenza del modo in cui si programmano gli allenamenti in termini di obiettivi.
Per migliorare le nostre performance, dobbiamo assolutamente avere ben chiari i nostri obiettivi in funzione di una crescita personale.
Un buon insegnante deve saper pianificare obiettivi a breve, medio e lungo termine.
Attraverso la programmazione si potranno verificare i risultati ottenuti dai nostri allievi e, nel caso, rivedere gli obiettivi qualora i risultati sperati non siano stati ottenuti.
Spesso quest'ultima ipotesi può verificarsi quando un obiettivo è troppo difficile da raggiungere o è troppo lontano nel tempo.
Questo fa perdere motivazione all'atleta, che nonostante l'impegno profuso non vede arrivare, in termini di gratificazione personale, il meritato premio a seguito del suo impegno.
Anche un obiettivo troppo semplice può produrre un calo di motivazione da parte dell'atleta, che non mettendosi alla prova non trova stimoli nel raggiungerlo,
Gli obiettivi devono essere raggiungibili e modificabili.
Alcuni consigli per raggiungere i vostri obiettivi.
1) E' importante dichiarare i nostri obiettivi sempre in termini positivi.
2) Esprimerli in negativo significa codificarli in un linguaggio sbagliato, aumentando le probabilità di insuccesso.
3) Consideriamo che la mente funziona in maniera molto lineare, ossia prima considera ciò che non è richiesto e poi ciò che lo è.
Facciamo un esempio: se diciamo a qualcuno di non immaginare una macchina rosa, la prima cosa che succederà sarà proprio la produzione dell'immagine di una macchina rosa.
Questo accade perché l'inconscio non accetta il "non".
Lo stesso succede a livello prestazionale: dire "non voglio perdere" può creare un'immagine di sconfitta che può accompagnare emozionalmente un giocatore nell'esecuzione della sua prestazione.
4) Il risultato deve essere sotto il nostro controllo.
5) L'obiettivo deve dipendere sempre da noi stessi e non da altre persone, ossia non deve essere influenzato da fattori esterni che non dipendono da noi.
6) Il risultato deve essere chiaro e specifico, molti tennisti si pongono obiettivi troppo vaghi.
Ad esempio:voglio migliorare il diritto!
Questo è un obiettivo troppo vago.
Il mio obiettivo deve essere chiaro come: voglio migliorare l'equilibrio nella fase di esecuzione del diritto, oppure voglio migliorare la profondità o la complessità di palla (intesa come rotazione impressa alla palla).
Per giocatori meno avanzati un obiettivo chiaro potrebbe essere: voglio migliorare la rotazione delle spalle, voglio migliorare la fluidità del movimento nel colpire, voglio migliorare il finale del colpo.
7) Il risultato deve essere misurabile e tangibile.
8)Dovrete essere in grado di capire come e quando sarete certi di aver raggiunto il vostro obiettivo.
Questo vi darà la consapevolezza di come avete utilizzato i vostri mezzi in termini di strategie per il raggiungimento di quel determinato obiettivo e dei miglioramenti conseguiti, permettendovi di focalizzare l'attenzione verso l'obiettivo successivo.
- Sono motivato a impegnarmi con tutto me stesso nel perseguirlo?
- Sono realmente convinto?
Il raggiungimento di un obiettivo in qualsiasi campo, da quello sportivo a quello professionale, parte dal desiderio e dalla convinzione.
La percentuale di successo di chi comincia subito a lavorare con impegno nel raggiungimento del proprio obiettivo, con convinzione e determinazione, è piuttosto alta.
Fissare degli obiettivi porta il tennista ad avere chiarezza nel percorso da svolgere, ossia a capire qual è consapevolmente lo stato attuale e lo stato desiderato, focalizzando la propria attenzione sulla strategia da utilizzare, senza interferenze di disturbo.
Raggiungere un obiettivo, un importante risultato, lo renderà più focalizzato e motivato, indirizzandolo a fare ciò che è necessario fare.
Questo ci porta a considerare la distinzione che esiste tra focalizzazione al risultato e la focalizzazione alla performance.
La Psicologia dello Sport considera la focalizzazione al risultato come qualcosa che riguarda la vittoria o la sconfitta.
Mentre la focalizzazione alla performance è basata sulla qualità della prestazione, considerandola come espressione naturale della disponibilità esecutiva senza blocchi di interferenze emotive.
Questa, è una distinzione importante e fondamentale, perché concentrare la propria attenzione solo ed esclusivamente sul risultato, può portare a trascurare sia la strategia da adottare in un determinato contesto prestazionale, sia a caricarsi eccessivamente di responsabilità riguardanti il risultato, portando molto spesso l'atleta a vivere un'ansia eccessiva che potrebbe portare al disastro prestazionale (frustrazione).
Il risultato dovrebbe essere invece una conseguenza prestazionale.
In definitiva, secondo ricerche scientifiche della Psicologia dello Sport, porsi degli obiettivi, porta ad ottenere quattro importanti vantaggi:
1 Gli obiettivi creano un'attenzione focalizzata sul compito da svolgere.
2 Creano la giusta energia.
3 Creano motivazione ad andare avanti.
4 Creano possibilità di nuovi apprendimenti e conoscenze.
“I campioni non si fanno nelle palestre. I campioni si fanno con qualcosa che hanno nel loro profondo: un desiderio, un sogno, una visione”
Francesco Tripodi
Tecnico Nazionale FIT e Professional PTR.
Ha allenato giocatori e giocatrici di livello internazionale.
Esperto in videoanalisi, lavora a Sestri Levante presso il Tennis Club Queirolo.
Il suo sito è www.tripoditenniscenter.com/
IL SEGRETO DELL'ESSENTIAL TENNIS
Contenere i propri errori
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far sbagliare il tuo avversario.
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Il Diritto "Essenziale"