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Vincere in una giornata nera

Max Grancini - 22-09-2023 - Letture: 5867
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Vincere in una giornata nera

VINCERE NELLA GIORNATA NERA ? 

Bisogna mettere in conto che la giornata spenta in cui, senza spiegabile motivo, risulta difficile fare anche le cose facili, può essere frequente.

In effetti l'incidenza statistica della giornata nera varia da giocatore a giocatore:  ma a tutti tocca, prima o poi, confrontarsi con la giornata negativa che a volte non dipende nè dal valore dell'avversario nè dall'ansia della prestazione ma soltanto da quell' inesplicabile somma di componenti, bioritmi compresi, che può dare per risultato la buona o la cattiva prestazione tennistica.

Anche i professionisti non sono affatto esclusi dall’evento funesto della giornata nera, ma quando gli capita non sempre perdono il match, anzi!

Spesso riescono a rimanere lucidi tatticamente e mentalmente e così vincono , o comunque impegnano l'avversario, anche quando giocano piuttosto male o si trovano in giornata "no”.

 

Ma come fanno?

Prendono atto della situazione senza isterismi, senza pretendere da sè colpi magici, senza accelerare la propria "fine"(nel senso di sconfitta tennistica) magari cercando improbabili soluzioni .

Restano calmi, utilizzando nel modo migliore le armi che, in quel momento, possiedono e accettano la situazione con la curiosità di vedere come sapranno cavarsela, pensando di vendere cara... la “pelle”.

Insomma , non è questione di colpi ma di testa e di mentalità: prendete esempio dai professionisti più forti e non “sciogliete” subito.

 

Che cosa e come pensare nella giornata nera

Vi è un modo positivo di pensare, nell’affrontare la giornata nera, che potrebbe aiutarvi, che sintetizzo così:

 

-Vivete la giornata nera come una sfida.

Se è vero che il tennis è una “battaglia”, anche la giornata negativa è una sfida che dovete accettare.

-Prendetela come un’opportunità di maturazione.

Rifletteteci:  chi riesce a gestire bene la giornata nera e a lottare ugualmente, compie un notevole salto di qualità. E’ troppo facile infatti giocare bene quando si è tennisticamente in paradiso e tutto, miracoli compresi, viene naturale.

-State con voi e non contro di voi.

E’ vero, qualcuno può sentire il bisogno di trattarsi male, per reagire nei momenti difficili: ma invece vi conviene incoraggiarvi, sostenervi,  non darvi mai per vinti. Siate il primo tifoso di voi stessi.

 

-Fate come i professionisti e concentratevi soltanto sul punto da giocare.

Dimenticate quello precedente, bello o brutto che sia stato. E’ sbagliato mantenere il pensiero ai punti già conclusi:

-Eliminate i “film” negativi.

Non serve lasciare scorrere nella mente brutte immagini, né pensare al doppio fallo o  di essere breccati e di non saper rispondere bene al servizio: otterreste soltanto l’effetto di provocare ciò che temete.

-Sostituite la paura di perdere, con la curiosità.

Curiosità è la giusta filosofia nella giornata nera. La curiosità di scoprire come riuscirete a reagire , diventa un potente antidoto all'ansia e anche il modo giusto per prendere le distanze da sè e dal problema.

Ditevi:

"Oggi sono proprio curioso di vedere come saprò cavarmela!".


 

Cosa usano i tennisti professionisti

per gestire lo stress? 

 

Quanto sei piu' bravo a giocare a tennis
di come giochi quando sei in partita?

Probabilmente molto piu' bravo.
Ma lo stress agonistico ti frega e ti fa
commettere errori che, se fossi tranquillo
non commetteresti mai.

Questo non succede generalmente ai
tennisti e agli altri sportivi professionisti
.

Perche'?

Perche' sanno gestire lo stress.

Come fanno?

Usano tecniche come il "Centering" e
la valutazione dello "Stile Attentivo Personale".

Cosa sono?

Sono tecniche che qualsiasi appassionato
di tennis puo' imparare facilmente e rapidamente
per ottenere un vantaggio sull'avversario
che non sa come gestire lo stress.

Come fare?

Tutti i dettagli in questa pagina

Gestire lo stress