Dopo qualsiasi sconfitta, ogni giocatore seriamente competitivo, cade in uno stato di vulnerabilità emotiva. Deve decidere come valutare quello che è successo e questa scelta risulterà molto più decisiva dell’uso della tecnica o di qualsiasi altro aspetto del suo gioco, per la sua crescita come giocatore di tennis e come persona.
Anche se tu fossi tra la percentuale statisticamente insignificante di tennisti professionisti, continueresti a perdere. Prendiamo ad esempio il Signor Roger Federer.
Federer ha perso più di 200 partite da professionista sino al 2011. Sono l’equivalente delle partite che normalmente un tennista di quel livello gioca nell’arco di 3 anni! E Federer ha una delle più alte percentuali di vittorie della storia del tennis.
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