La nostra mente ha la facoltà di immaginare, ossia di ricordare per immagini o di costruire nuove immagini. Possediamo una specie di “simulatore mentale”, un po’ come quello che usano i piloti di aerei o di Formula 1 per allenarsi, grazie al quale possiamo immaginare mondi visti o mai visti prima oppure possiamo immaginare di fare azioni compiute o mai compite prima. Il potere di questo simulatore è praticamente infinito.
L’immaginazione visiva, a livello di attivazione cerebrale, condivide molte caratteristiche con la visione reale, come hanno dimostrato studi autorevoli, e questa “attivazione” riguarda anche le aree del cervello dedicate all’azione motoria. Se nel nostro “simulatore” visualizziamo un esercizio, quindi, otteniamo un risultato paragonabile a quello che otteniamo con l’esecuzione reale di quell’esercizio, perché la visualizzazione aiuta a rafforzare le vie neurali che innervano i muscoli.
Perché un tennista dovrebbe iniziare a usare la visualizzazione? Perché l’esecuzione mentale gioca un ruolo molto ampio nella vita di un atleta e, in particolare, sviluppa i suoi effetti positivi quando la usiamo correttamente, visto che migliora la concentrazione, accresce la motivazione e la fiducia, aiuta a correggere capacità e strategie, consente di controllare le emozioni e agevola la preparazione delle gare.
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