“Non sei l’artefice del tuo destino”, riflette Thomas. Un 31enne francese alle dipendenze di Monaco, Drouet vive in un mondo ambiguo ed incerto, quello del compagno di allenamento del circuito professionistico, i cui capricci capisce fin troppo bene dopo sette mesi da incubo a lavorare per l’ex numero 1 australiano Bernard Tomic, che sono finiti con Drouet che finiva in ospedale dopo essere stato picchiato dal padre di Tomic.
“Incubo è dire poco”, dice. “Ma ho imparato a lavorare sotto stress continuo, quindi ora prendo qualsiasi lavoro con più serenità,”
Per l’osservatore occasionale di sessioni di allenamento a questi US Open, i compagni di allenamento tendono ad essere invisibili, regolarmente tenuti in considerazione poco più dei portaborse. Il loro ruolo di solito è più complicato.
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